lunedì 9 settembre 2013

Settembre: buoni propositi per..una spesa più consapevole!


Agosto 2013, in spiaggia con la mia amica Anna. "Giada, mi esclama, propositi per la nuova stagione?!?" Ammetto che la domanda mi ha un po' sorpresa e più volte mi sono ritrovata a pensarci. Generalmente i buoni propositi accompagnano un nuovo anno ma non una nuova stagione. Ebbene, per noi mamme tuttofare con lavori full time, la ripresa dell'attività scolastica dopo il lungo ronfare estivo dei nostri pargoli rappresenta si' un nuovo inizio..nuovi ritmi, nuove materie, nuovi lavori..insomma, anche noi percepiamo il cambiamento e forse un po' per sfuggire ai fitti impegni che il nuovo calendario ci riserva, diamo il via ai nuovi propositi. Cosi', tra corsi di fitness e corsi di degustazione, si sviluppa un proposito da "blog", tra il bio ed il sostenibile: la spesa consapevole! Già, perché fare una buona spesa e' alla base di una buona alimentazione.
È vero che l'offerta dei supermercati ci coccola con "il tutto e sempre" ma il prodotto fuori stagione coltivato in serra con luci e nutrimenti artificiali, oltre ad essere più caro, ad emettere Co2 a livelli esponenziali per i migliaia di Km percorsi per arrivare a noi, condiziona e regola il nostro equilibrio biochimico ( ormonale, nervoso e immunologico)... e non in positivo! Dovremmo pertanto prediligere i prodotti locali e di stagione. Ma quali sono? Settembre e' un mese a cavallo di due stagioni dove le prime avvisaglie di piogge risvegliano la vegetazione ed ecco quindi che si vedono spuntare una varietà di erbe tra cui i ravanelli ed i finocchi selvatici, all'apice della loro maturazione.
E' anche il mese dedicato a Dio Bacco, che apre la stagione vinicola, dove l'uva diviene protagonista in piatti e calici.


Il Bacco di Michelangelo


 
Un nuovo frutto in arrivo sono le castagne che, assieme alla zucca rappresentano la tradizione culinaria in tantissime ricette autunnali.
E un mese ricco perche' si può ancora godere dei prodotti estivi per preparare succulenti conserve da gustare nelle prossime stagioni con le melanzane, le zucchine, i peperoni, i lamponi..
Anche per quanto riguarda il pesce si può seguire la stagionalità; il pesce di stagione infatti e' quello che nei nostri mari non si trova in fase riproduttiva.
Ed ecco un meno, trovato su LifeGate, piuttosto esaustivo, che ci aiuterà' ad una spesa più consapevole!

Cosa ci offre madre natura:



Frutta: anguria, corniola, fico, fico d'india, mela. melone, mirtilli, more, nespola del Giappone, pera, prugna, pesca, pesca noce, uva.


Verdura: bietola, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetriolo, cicoria, cipolla, fagioli, funghi, lattuga, melanzana, ortica, patate, pomodoro, peperone, rabarbaro, ravanello, rucola, scalogno, zucchina, zucca.

Pesce: acciuga, alalunga, cefalo muggine, dentice, orata, pesce spada, sardina, sogliola,
triglia.

domenica 8 settembre 2013

Bocconcini di pane o pane arabo?

E quando si dice che non tutti gli errori son sconfitte e non tutti i successi son vittorie, si ha proprio ragione, questo ne è l'esempio. Questa ricetta in realtà doveva uscire diversamente, l'obiettivo era tutt'altro, erano i palloncini di pane pubblicati da la Trattoria Di Martina. Prima o poi ci riprovero'! Di tutta fretta ho letto male la ricetta e ne ho fatto la mia versione omettendo cosi' di accendere il forno prima della preparazione, di evitare la lievitazione di due ore e di appiattire le palline di impasto. Poco male, penserete voi, se questo e' il risultato! Eh già, se non fosse che anche al secondo tentativo la ricetta e' stata sbagliata..mi è scivolata troppa farina ed al posto della cottura in forno ho voluto (consapevolmente quindi) sperimentare la cottura in pentola (che invece di gonfiare i miei palloncini, li ha bucati e pertanto sgonfiati) dandomi pure l'illusione di quello che avrebbero potuto essere se non ci avessi messo lo zampino! Beh, che dire, in entambe i casi, il risultato e' stato pero' un vero portento! Ed ecco a voi svelati i miei pasticci in cucina.. i bocconcini di pane ed il pane tipo arabo. Quest'ultimo l'ho definito così perché sia al tatto che al gusto si avvicina molto a quello arabo  che spesso compro in paese nel negozietto 'arabo' appunto.

In sostanza, la ricetta e' uguale per entrambe i pani; se opterete per il pane tipo arabo, la lievitazione di due ore non deve avvenire, si deve aggiungere 50 gr di farina all'impasto e le palline dovranno essere appiattite come fossero piadine prima della cottura in pentola (e non in forno ).

I bocconcini di pane



Il pane arabo




 

Ingredienti:
  • Farina Manitoba tipo 0, 250 gr de il Mulino Chiavazza
  • Acqua, 180 ml
  • Lievito di birra, 5 gr
  • Sale, 5 gr

Procedimento:

Trasferire nella planetaria la farina precedentemente setacciata ed unire l'acqua tiepida nella quale sara' stato sciolto il sale ed infine aggiungere il lievito sbriciolato.
Avviare la planetaria con il gancio a foglia inizialmente a bassa velocità e successivamente, quando gli ingredienti si saranno amalgamati completamente, aumentare l'intensita' portando così l'impasto a incordatura. Ci vorranno 15/20 minuti circa affinche' si formi la rete gluteica. L'impasto risulterà pronto quando si staccherà dal bordo della planetaria e si attorciglierà completamente al gancio della stessa risultando liscio, semi lucido ed appiccicoso; tirandolo non dovrà strapparsi.


Porre l'impasto sul piano di lavoro, infarinarlo, realizzare una palla e farlo riposare coperto per una ventina di minuti.


Dividere l'impasto in dieci palline da circa 40 gr l'una. 




Ecco così realizzati i panini che, prima di essere infornati a 250'C per 10/15 minuti circa, dovranno riposare per almeno due ore.








venerdì 6 settembre 2013

Vellutata di insalatina con code di gambero, arance e cipolle di Tropea

La rincorsa all'offerta e' si vantaggiosa ma quando si comprano cassette di insalatina tanto ricche da sfamare un reggimento di affamati (nb, in casa siamo in quattro), la necessità di rincorrere la freschezza del prodotto diviene d'obbligo. Ed ecco così un'idea 'fuoritutto' la definirei, che evita il solito rimprovero settimanale "Non è possibile buttare tutta questa roba!!!" e si concilia con la necessità di depurarsi dai bagordi estivi. 






Ingredienti:
Per 3 persone


  • Insalatina, 350 gr
  • Cipolla rossa di Tropea, 1 media
  • Patata rossa, 1
  • Aglio, 1
  • Arancia, 1
  • Code di gambero, 9
  • Panna vegetale Valsoia, 1 
  • Sale, qb
  • Pepe bianco, mero e rosa, qb
  • Acqua, 2 bicchieri
  • Menta, qb



Procedimento:

Pulire le code di gambero privandole del guscio e del filo intestinale, lavarle,  asciugarle e
farle saltare in padella con un goccio di olio evo e lo spicchio d'aglio in camicia.
Versare sulle code di gambero, sino ad evaporazione, il succo di mezza arancia, spegnere il fuoco e metterli da parte.

Tagliare a crudo la polpa dell'altra metà di arancia mantenendo la forma a spicchio.

Sbucciare la patata e tagliarla a fettine sottili.
Tagliare la cipolla grossolanamente, metterne da parte un pochino per l'impiattamento e farla saltare in un'ampia pentola assieme ad un goccio d'olio evo ed ad uno spicchio d'aglio in camicia che verrà poi eliminato. 
Appena si sarà appassita,  aggiungere la patata e farla frigolare per due minuti.
Unire due bicchieri d'acqua ed a fuoco medio lasciarla cuocere per una decina di minuti sino a quando non risulterà morbida.
A questo punto aggiungere l'insalatina precedentemente lavata e lasciarla in cottura un minuto.
Aggregare la panna vegetale, correggere di sale e lasciare intiepidire prima di versare il tutto nel mixer sino a renderlo una purea morbida.

Riscaldare nuovamente ed impiattare aggiungendo le code di gambero, gli spicchi di arancia tagliati a crudo, due fettine di cipolla e la fogliolina di menta a decorazione.
Terminare con un goccio d'olio evo ed un'abbondante pepata.






giovedì 5 settembre 2013

Pollo agli anacardi con cipollotti e riso Thai


Questo succulento piattino l'ho gustato a Calonge, Maiorca, nel ristorante degli zii del mio caro amico Valentino "ZAB Thai Cuisine / MARIO Ristorante Italiano" dove il servizio ed il gusto primeggiano in ogni forma. Si è mangiato divinamente, nel caloroso ed accogliente cortiletto; nulla e' lasciato al caso ed il trionfo di sapori viene accompagnato da un servizio raffinato, cortese e pacato. 
Tra i tanti assaggiati, ecco il primo che ho sperimentato nella mia cucina, o meglio, eccone la mia versione!

Ingredienti:
Per 3 persone


Per il pollo

  • Pollo, 350 gr
  • Anacardi salati, 160 gr
  • Cipollotti, 2
  • Salsa di soia, 3 cucchiai
  • Maizena, 3 cucchiai
  • Brodo vegetale, 150 ml
  • Olio di semi di arachide, qb
  • Sale, qb
  • Zenzero fresco, 1 cucchiaino grattuggiato
Per il riso Thai
  • Riso Thai, 250 gr
  • Sale grosso, qb

Procedimento:

Far bollire abbondante acqua salata ed unire successivamente il riso Thai per 10 minuti circa.
Scolare e far raffreddare sotto l'acqua corrente. 
Una volta asciutto, metterlo in una terrina e passarlo nel microonde per due minuti alla massima potenza affinché si asciughi completamente e risulti morbido e sgranato.
Riempire il coppapasta posizionato sul piatto con il riso Thai e lasciare dieci minuti che prenda forma.


Nel frattempo procedere con il pollo tagliandolo a bocconcini ed a rondelle sottili i cipollotti.
Tostare gli anacardi in un'ampia padella rovente e metterli poi da parte.
Passare il pollo nella maizena e, dopo aver fatto imbiondire i cipollotti nella padella con abbondante olio, saltarlo a fuoco vivace sino a doratura.
Unire il brodo vegetale e la salsa di soia. Abbassare il fuoco e non appena la salsina si sarà rappresa, aggiungere gli anacardi, lo zenzero ed aggiustare di sale. 
Impiattare il pollo assieme al riso Thai.
Se ne siete amanti, si può aggiungere del Coriandolo a profumazione.







mercoledì 4 settembre 2013

Paninetti vegetariani

Il mio caro amico Alessandro ha aperto un bar a Monza San Fruttuoso, l'Anna's Café e mi ha chiesto di studiare qualche piattino che potesse arricchire il suo buffet per l'happy hour. Ed ecco, tra le mille idee, un modo salutare ed innovativo e di minimo impegno per accontentare gusto e leggerezza.. i panini vegetariani!




Beh, non sarà proprio una ricetta ma.. carinissimi  i miei paninetti vegetariani, no?!?

Ingredienti:
Per 1 paninetto 


  • Bocconcino di mozzarella, 1
  • Pomodori ciliegino, 2 fettine
  • Basilico, 1 fogliolina
  • Sale, qb
  • Pepe, qb
  • Semi di papavero, qb

Dopo aver tagliato a metà la mozzarella, sovrapporre due fettine di pomodoro ciliegino, salare e pepare a piacere. Aggiungere la fogliolina di basilico e chiudere con l'altra metà della mozzarella.

Spolverare con un pizzico di semi di papavero e chiudere con uno stuzzichino. 



lunedì 2 settembre 2013

Paninetti ai cinque cereali

È irresistibile il profumo del pane appena sfornato che eccheggia nell'aria di una casa ed appena posso mi adopero per rivivere la sensazione di calore che sprigiona il suo essere 'condivisione'..lo adoro, in ogni sua forma e derivazione! Per la scarpetta, per i panini, per la panzanella, per gli gnocchi, in ogni sua veste, il pane arricchisce la tavola ed accompagna i sapori senza risultare mai invadente.. Per questi panini ho utilizzato la miscela per Pane ai cinque Cereali di Il Mulino Chiavazza, un portento di farina, studiata per facilitare la realizzazione del pane fatto in casa.. Il giorno dopo erano ancor più buoni! Provate, ne rimarrete entusiasti!



Ingredienti:


  • Farina ai cinque cereali Mulino Chiavazza, 500 gr
  • Acqua tiepida, 300 ml
  • Lievito di birra, 1 panetto
  • Sale, 2 cucchiaini
  • Zucchero integrale, 1 cucchiaino
  • Olio evo, 1 cucchiaio più 1 per la lievitazione 


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Procedimento:

Mettere la farina nella planetaria, unire il sale, lo zucchero e l'olio evo ed amalgamare il tutto.

Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida ed aggregarlo alla farina sino a quando non si sarà composto un impasto sodo ed omogeneo.

Far lievitare l'impasto per almeno tre ore in una ciotola coperta da un panno umido dopo averlo spennellato in superficie con un po' di olio evo.

Giunta a termine la lievitazione, realizzare con le mani delle palline anche di diverse dimensioni.

Accendere il forno a 200'C e cuocere per mezz'ora circa.

Sfornare i paninetti e servire tiepidi.





domenica 1 settembre 2013

Alici marinate all'aceto di mele

Ed eccoci tornati dalle vacanze con un gran desiderio di ..pesce azzurro! Acciughe, alici, alici, acciughe.. già, per chi non lo sapesse, sono lo stesso pesce, ricchissimo di grassi omega-tre, proteine, riboflavina, niacina, calcio, ferro, fosforo e selenio...un toccasana!
Era da tempo che pensavo di prepararle, un antipasto sfizioso che per parecchi giorni si conserva in frigorifero, e che personalmente adoro. La marinatura e' una tecnica di cottura tradizionale che si utilizza sin dai tempi in cui il frigorifero ancora non riempiva le cucine; così il pesce come la carne (la marinatura permette alle fibre muscolari di ammorbidirsi e la rende più digeribile), la cottura a crudo degli alimenti avviene attraverso l'immersione degli stessi in un liquido composto da limone o aceto o da entrambi e con l'aggiunta degli aromi che più si apprezzano. La tempistica della marinatura varia dalle quattro ore se il succo e' di solo limone alle dodici ore se invece è di solo aceto. Io, le ho lasciate in marinatura tutta la notte e l'indomani a pranzo erano ottime!



Ingredienti:
Per 4 persone


  • Alici pulite, 500 gr
  • Olio evo, mezzo bicchiere
  • Aglio, 1 spicchio
  • Aceto di mele, 2 cucchiai
  • Limone,  il succo di uno
  • Prezzemolo, 1 mazzetto abbondante
  • Pepe nero, rosa, bianco, qb
  • Sale, un pizzico
Procedimento:

Privare le alici della lisca ed aprirle a libro possibilmente senza dividerle. Sciacquarle ed asciugarle.

Mettere nel mixer il prezzemolo, l'aglio privato dell'anima, l'olio, l'aceto di mele, il succo ricavato dalla spremitura di un limone ed abbondante pepe ed azionare sino al raggiungimento di una crema dal colore verde intenso.

Posizionare in una pirofila di ceramica o di vetro le alici una accanto all'altra e ricoprire con l'emulsione ottenuta. Salarle leggermente, ripeparle e farle marinare in frigorifero per almeno sei ore prima di servire fredde.